Wallace Edgar - 1924 - La stanza N° 13 by Wallace Edgar

Wallace Edgar - 1924 - La stanza N° 13 by Wallace Edgar

autore:Wallace Edgar
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Garden Editoriale
pubblicato: 1997-06-14T22:00:00+00:00


18.

Jeff Legge riposava in una sdraio di vimini sul prato che si allungava fino al limite della scogliera. Davanti a lui c’erano le acque azzurre della Manica e l’ancor più intenso azzurro del cielo. Allungò una mano e prese il bicchiere appoggiato sul tavolino al suo fianco, sorseggiò con espressione acida e chiamò qualcuno con voce petulante.

Quel qualcuno era Lila, che arrivò di corsa.

- Porta via questa porcheria e dammi whisky e soda - disse.

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- Il dottore ha detto che non devi bere altro che succo di cedro. Oh, Jeff, devi fare come ti dice - lo implorò lei.

- Quando mi alzo ti rompo la testa - ringhiò. - Fa’ come ti si dice. Dov’è il vecchio?

- È andato al villaggio a imbucare delle lettere.

Lui ci ruminò sopra, poi: - Se viene quel piedipiatti, digli che sto troppo male, non mi può vedere.

- Chi? Craig?

- Già. Quello sporco maledetto ladro! Johnny sarebbe dentro da un pezzo se non avesse pagato Craig. Vorrei cadere stecchito se non gli ha mollato un centone per star lontano dalle “brughiere”.

Lei accostò una sedia e si sedette.

- Non credo che sia stato Johnny - disse. - Il vecchio dice che è stato Peter. Dopo hanno trovato aperta la finestra. Può essere entrato dalla scala antincendio… conosce la strada.

Lui borbottò qualcosa tra i denti e lei non insistette.

- Dov’è Marney? È tornata con suo padre? Lei annuì.

- Chi gli ha detto che siamo sposati?

- Non lo so, Jeff.

- Bugiarda! Tu gliel’hai detto; nessun altro poteva saperlo. Se mi mettono dentro per questo matrimonio, ti ammazzo, Lila. È la seconda volta che mi fai la spia.

- Non sapevo quello che dicevo. Ero quasi folle per la preoccupazione.

- Dovevi diventare folle del tutto - ribatté lui, amaramente. - Non è per la ragazza… non m’importa niente di lei. La vendetta è del vecchio e spetta a lui. Mi preoccupa l’altra faccenda che si sta scompaginando. Se non funziona come un orologio, ci si ingarbuglia; e quando ti sei ingarbugliato te li trovi tutti addosso. Non avrai parlato anche di quello?

- No, Jeff, non ne sapevo niente.

- E questa sarebbe la ragione per cui non hai cantato, eh? La guardò storto e lei gli si rivoltò.

- Ascolta, Jeff Legge. Sono una donna paziente, ma fino a un certo punto, e ti sopporto perché sei malato. Ma guarda che tu vivi in un altro mondo ed è meglio che ti svegli. Le tue storie non mi hanno mai impressionato. Non sono una che si incolla. Se fai troppo il gradasso con me, te le suono. Non sarà femminile, ma è saggio. Non ho mai creduto all’eguaglianza dei sessi, ma nessuna ragazza è debole se riesce a mettere Edgar Wallace

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le mani sulle molle della stufa per prima.

Lui cambiò saggiamente argomento.

- Immagino che abbiano frugato il circolo da cima a fondo?

- L’hanno fatto.

- Sono stati anche in solaio?

- Credo di sì. Stevens ha detto che hanno rivoltato tutto sottosopra. Lui grugnì.

- Sono svegli.



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